Francesca Francioso – Pizzica e Danze del Sud e Danzaterapia
“Credo fortemente nell’enorme potenziale della danza, in tutte le sue forme, e adatto il mio lavoro al gruppo e alle persone con cui mi relaziono cercando di portare fuori la danza che c’è in ciascun individuo, piccolo o grande che sia, perché la Danza prima di tutto viene da dentro!”
Studia Danza Classica dall’età di cinque anni seguendo il Metodo Legat con la Russian Ballet Society superando annualmente gli esami di livello. Inizia a studiare Danza Moderna all’età di dieci anni e approfondisce la sua esperienza attraverso stage con vari professionisti del settore.
Laureata in Storia del Teatro presso la facoltà di Scienze dello Spettacolo – Universitá degli Studi di Padova con una tesi sul Tarantismo e le Danze Rituali, perfeziona i suoi studi con il Corso di Formazione in DanzaMovimentoTerapia presso il Centro Danza Sarabanda di Milano, accreditato APID (Associazione Professionale Italiana DanzaMovimentoTerapia – n.registro 505), sotto la guida di Elena Cerruto, che nella sua trentennale esperienza ha elaborato il metodo “Danza Terapeutica tra Oriente e Occidente”, facendo incontrare tre radici quali la danza contemporanea, la danza creativa di Maria Fux e le discipline orientali. Durante il percorso di studi, frequenta un Master Internazionale in Arti Terapie presso l’Universitè Paris-Sorbonne.
Salentina di origine, da ragazzina fa esperienza diretta del ballo della pizzica pizzica nelle ronde delle feste di paese. Questo stimola il suo interesse a conoscere e approfondire l’argomento: si appassiona al mondo delle danze popolari del sud Italia e ne studia la storia e l’evoluzione sia attraverso la vasta letteratura a disposizione, sia mediante il confronto con maestri che hanno svolto ricerca diretta sul campo (Antonio Infantino, Eugenio Imbriani, Anna Cinzia Villani, Vincenzo Santoro, etc). Segue periodicamente laboratori con Maristella Martella e Compagnia TarantArte – Nuova Danza Popolare. E’ la ballerina del gruppo Almakàntica, che lei stessa ha contribuito a fondare nel 2013, gruppo musicale che ri-propone musiche popolari del Sud Italia e compone musica originale sempre ispirata alla tradizione e alle sonorità del Sud e del Mediterraneo in generale.
Dal 2018 è alla guida di Tràdere – Danza EtnoContemporanea, come danzatrice e coreografa: Tràdere è un gruppo coreografico che si lascia ispirare dalla danza del passato per contaminarla con un linguaggio coreutico contemporaneo.
Il nome è emblematico rispetto alla finalità espressivo-artistica che si pone questo gruppo: “tràdere” è il verbo latino da cui derivano due parole che, nell’immaginario collettivo, sono molto distanti fra loro, ovvero Tradizione e Tradimento. “Tràdere” vuol dire letteralmente “consegnare”: nel tramandare una tradizione il rischio è sempre quello di tradirla un po’, nel non farlo il rischio è quello di fermarla.
Continua la sua ricerca e i suoi studi partecipando nell’estate 2017 al Corso di Alta Formazione per danzatori contemporanei organizzato da Arting Pot – Fusioni d’arte a Rovigo, seguendo le classi dei danzatori/coreografi di fama internazionale Riccardo Meneghini e Danilo Colonna.
Collabora, come danzatrice, con realtà molto diverse, credendo che l’integrazione fra arti e stili differenti possa solo essere un enorme arricchimento. Tra queste collaborazioni vanno citate: il Collettivo Corpus e la compagnia MetaArte per quanto riguarda la performing art e il teatro performativo; il coreografo Lorenzo Berghella per la commistione tra stili di danza; Parole Danzate ovvero l’incontro della danza con la letteratura, idea nata dall’incontro con l’amica e editor Daniela Rossi.